Concorso docenti straordinario ter: niente idonei, solo vincitori.

Concorso docenti straordinario Ter

I Regolamenti per i prossimi concorsi docenti, elaborati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno finalmente ricevuto il via libera da Bruxelles. Prima di questo, sindacati e CSPI avevano già dato il loro parere. Ciò significa che presto potremo aspettarci l’annuncio dei bandi, ma c’è bisogno di chiarire alcuni dettagli importanti.

Le graduatorie di merito

Uno degli aspetti chiave riguarda il fatto che, al termine delle prove, ci saranno solo vincitori di concorso, corrispondenti al numero di posti messi a bando.

Le graduatorie dei concorsi saranno organizzate su base regionale, suddivise per classi di concorso e tipologia di posti.

Durante la procedura di assegnazione per i contratti a tempo determinato che mirano all’assunzione a tempo indeterminato (in base al titolo di accesso utilizzato), sarà possibile scegliere la regione desiderata.

Nel Concorso scuola 2023 ter, la provincia verrà assegnata “a sorpresa” durante le assunzioni. Il Ministero è consapevole delle possibili rinunce.

Coloro che superano le prove ma non rientrano nel numero di posizioni disponibili non otterranno lo status di “idonei”. Di conseguenza:

  • Non otterranno l’abilitazione nonostante abbiano superato le prove di un concorso che il Ministero definisce come ordinario.
  • Avranno la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato solo per coprire eventuali posti vacanti dovuti a rinunce.

Secondo i report sindacali rilasciati lo scorso luglio (attendiamo la pubblicazione dei testi definitivi), le graduatorie avranno validità annuale a partire dall’anno scolastico successivo all’approvazione e perderanno efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo. Tuttavia, i vincitori avranno comunque il diritto all’assunzione.

La rinuncia a una posizione nelle graduatorie regionali comporterà esclusivamente l’uscita dalla graduatoria corrispondente.

Due concorsi con l'obiettivo di 70 mila assunzioni

Tuttavia, quando ci riferiamo alla graduatoria derivante dal primo concorso della fase straordinaria PNRR, è fondamentale prestare attenzione a una regola inedita (già presente quest’anno nel TFA sostegno ma ora applicata ai concorsi). Questa regola implica una riserva del 30% dei posti per i candidati che superano le prove e hanno accumulato almeno 3 anni di servizio, di cui uno specificamente nella scuola statale negli ultimi 10 anni.

Alcuni punti chiave da tenere a mente:

  • La percentuale di posti riservati viene calcolata arrotondando per difetto.
  • La riserva è attuata solo se il numero di posti messi a bando per ogni regione, classe di concorso o tipo di posizione è uguale o superiore a quattro.

Questo sistema di riserva comporta la pubblicazione completa dei candidati che superano le prove, inclusi i loro punteggi. Successivamente, vengono individuati coloro che, in base a questa riserva, avranno accesso alla graduatoria di merito finale, composta da un numero di aspiranti al ruolo equivalente al numero di posti disponibili per una specifica classe nella regione. Questo è uno dei punti evidenziati nel parere del CSPI.

In sintesi, non è possibile affermare immediatamente di essere idonei o vincitori. È possibile che un candidato, pur non avendo titolo a comparire nella graduatoria di merito a causa del numero limitato di posti, vi possa comunque essere inserito grazie alla riserva di posti attribuita per il servizio svolto, o in seguito a rinunce.

Due concorsi con l'obiettivo di 70 mila assunzioni

Requisiti per i posti comuni secondaria primo e secondo grado (è sufficiente un requisito)

  • laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione per la specifica classe di concorso oppure
  • tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico oppure
  • laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.Gli ITP (tabella B del DPR 19/2016) possono accedere con
    • laurea di primo livello + abilitazione oppure
    • diploma di accesso alla classe di concorso (il requisito sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024).
      • per primaria diploma magistrale per i posti comuni della scuola primaria conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27;
      • per infanzia diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.
      • abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria
      • analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

    Requisiti posto comune infanzia primaria

    Per i posti di sostegno sia infanzia primaria che secondaria

     

  • diploma di specializzazione conseguito ai sensi del DM n. 249/2010 per il grado richiesto (il titolo deve essere in possesso entro la scadenza per la presentazione della domanda;

  • è previsto l’inserimento con riserva per chi ha conseguito il titolo estero ed entro la data di scadenza del bando ha presentato la domanda di riconoscimento).

Conclusione

Se desideri informazioni sui percorsi di abilitazione all’insegnamento o specializzazione al sostegno all’estero non esitare a contattarci. Invia una e-mail a info@eurouniversity.it, chiamaci al numero 0965 611940 o compila il form sottostante.

Speriamo che queste informazioni ti siano state utili. La tua carriera accademica e professionale potrebbe iniziare da qui, grazie al riconoscimento della tua laurea estera in Italia!

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