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Concorsi docenti: due possibilità nella fase transitoria fino al 2024
- 11/10/2023
- 10:15
Concorsi docenti, saranno due le possibilità che gli aspiranti al ruolo cercheranno di sfruttare durante la fase transitoria prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e secondo quanto stabilito dalla riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti.
Questa fase, in programma fino a dicembre 2024, costituisce un periodo cruciale per coloro che desiderano entrare nel mondo dell’insegnamento, poiché il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha l’ambizioso obiettivo di assumere ben 70.000 nuovi docenti.
Il Primo Concorso Docenti: Anticipato entro il 2023
Il tanto atteso bando del primo concorso ha suscitato molta attesa, nonostante l’annuncio del Ministero risalga ad aprile scorso. Tuttavia, ciò che conta di più è che l’uscita del bando sembra ormai imminente.
Inizialmente, si prevedeva di mettere a disposizione 30.216 posti (comuni più sostegno), ma il numero dovrebbe aumentare considerevolmente nell’edizione che verrà presto pubblicata. Ciò è dovuto alla necessità di coprire circa 10.000 cattedre che sono rimaste vacanti durante l’ultima procedura di immissione in ruolo.
Il Primo Concorso Docenti è aperto a coloro che hanno accumulato almeno tre anni di servizio o che possiedono i 24 CFU richiesti entro il 31 ottobre 2022. È stimato che il numero di potenziali partecipanti a questa prima selezione potrebbe raggiungere la cifra di 100.000 candidati.
Il Secondo Concorso Docenti: Ulteriori Opportunità
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha in serbo un secondo concorso, in linea con il PNRR. Questa seconda procedura concorsuale è prevista per la primavera o al massimo nell’estate del 2024, salvo ritardi simili a quelli riscontrati finora. I requisiti di partecipazione saranno gli stessi della prima selezione, ma con un’importante differenza: nel secondo concorso potranno partecipare anche coloro che avranno conseguito almeno 30 dei 60 CFU richiesti dalla nuova riforma attraverso i percorsi abilitanti.
I posti messi a disposizione in questa occasione saranno principalmente quelli che si libereranno a seguito dei pensionamenti, stimati a circa 25.000 unità. Potrebbero aggiungersi anche cattedre rimaste vacanti dopo il primo concorso, creando ulteriori opportunità per i candidati.
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